Non esiste una normativa di riferimento che indichi quale debba essere il contenuto dei timbri da apporre sulle ricette mediche.
Ciò premesso, occorre evidenziare che, tra i requisiti che devono essere posseduti dalla certificazione medica, rientra quello della completezza.
Ogni certificato medico, sia che si tratti di quello del SSN, sia di quello rilasciabile in regime di libera professione (cd. ricetta bianca) deve contenere, infatti, alcuni dati essenziali, tra i quali rientrano certamente quelli concernenti il professionista che predispone il certificato.
Tali dati devono essere idonei ad identificare il medico in modo chiaro e sicuro e consistono nel nome e cognome, la qualifica, il domicilio professionale, il recapito telefonico dello studio e il numero di iscrizione all’Albo professionale con indicazione dell’Ordine di appartenenza.
Tali indicazioni sono solitamente riportate nel ricettario personale, quando viene stampato, o nel timbro personale.
Nel caso di apposizione del timbro, pertanto, considerata la sua funzione di identificazione del professionista che emette il certificato, lo stesso non può non contenere i dati sopra riportati.